Il buco dell’ozono sull’Antartide si è chiuso. L’annuncio è stato dato dall’Organizzazione mondiale della meteorologia. A settembre aveva raggiunto la sua massima estensione.
GINEVRA – La notizia della chiusura del buco dell’ozono sull’Antardine è stata diffusa dalla World Meteorological Organization.
Omm: “A dicembre chiuso il buco dell’ozono”
Dopo 40 anni l’Omm ha infatti dichiarato che si è “finalmente chiuso” il buco dell’ozono in Antartide. L’agenzia che fa parte dell’Onu ricorda che “è stato il buco più duraturo e uno dei più grandi e profondi dall’inizio del monitoraggio“. Appena nel settembre scorso il buco dell’ozono aveva raggiunto la sua massima estensione, arrivando a misurare circa 24,8 milioni di chilometri quadrati, e interessando gran parte del continente antartico.
Quali fattori
A provocarlo è stato un vortice polare forte, stabile e freddo, oltre a temperature molto rigide nella stratosfera. Alla fine di dicembre il buco si è chiuso “dopo una stagione eccezionale a causa delle condizioni meteorologiche naturali e della continua presenza di sostanze che riducono lo strato di ozono nell’atmosfera“, ha spiegato ancora l’Omm.
L’obbiettivo dell’Omm
“Le ultime due stagioni dimostrano la sua variabilità di anno in anno e migliorano la nostra comprensione dei fattori responsabili della sua formazione, estensione e gravità“, afferma Oksana Tarasova, capo della divisione di ricerca sull’ambiente atmosferico dell’Omm.
“Abbiamo bisogno di un’azione internazionale continua – aggiunge – per applicare il protocollo di Montreal” che vieta le emissioni di sostanze chimiche che riducono lo strato di ozono.